Quando si parla di olio esausto, si fa riferimento al lubrificante prodotto dalle macchine e dagli impianti industriali nel corso del loro normale funzionamento. L’olio esausto è una problematica fattiva ed importante e rappresenta un problema ambientale di importanza sempre maggiore.
Il liquido lubrificante contaminato contiene una varietà di sostanze nocive in grado di causare danni praticamente irreparabili agli ecosistemi e alla salute umana, soprattutto quando viene smaltito in maniera impropria. È per questo motivo che occorre trattare in maniera adeguata l’olio esausto, essendo diventato un carattere prioritario per la preservazione dell’ambiente e la garanzia di un futuro sostenibile.
Il trattamento dell’olio esausto è importante su più livelli, soprattutto a causa degli agenti chimici contaminati, dei metalli pesanti e degli idrocarburi e altri composti tossici presenti all’interno del lubrificante al termine del suo ciclo di funzionamento. Gettare l’olio contaminato in maniera incontrollata o, peggio, scaricarlo nell’ambiente, può causare gravi danni a livello d’inquinamento, essendo il suolo capace di assorbirlo, fino a penetrare nelle acque sotterranee e nelle falde acquifere, mescolandovisi. Tutto questo, è in grado di causare danni anche gravi ad interi ecosistemi. Come se non bastasse, bruciare l’olio esausto in modo inadeguato o presso discariche abusive può provocare l’emissione di gas tossici nell’atmosfera, contribuendo in modo irreparabile e negativo all’effetto serra.
Trattare l’olio esausto, dunque, è importante sia per questo, che per recuperare e riciclare una risorsa preziosa.
È possibile, infatti, rigenerare l’olio esausto e raffinarlo in modo da rimuovere le impurità e ripristinarne le proprietà lubrificanti.
L’olio trattato trova, poi, applicazione in diversi settori. Riciclare l’olio esausto, quindi, permette di salvaguardare l’ambiente e di ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali.
Oggi, molte normative proteggono l’ambiente in questo senso e prescrivono sia alle piccole imprese che alle grandi realtà di munirsi di sistemi per il trattamento olio esausto evitando che venga gettato nella natura o lo smaltimento abusivo.
Come si esegue il trattamento dell’olio esausto e quando?
Il trattamento dell’olio esausto avviene al termine del ciclo di utilizzo del lubrificante in diversi contesti. L’olio esausto viene, quindi, raccolto in primo luogo attraverso macchinari, veicoli o impianti industriali. La separazione dell’olio dagli altri rifiuti o liquidi presenti, tra cui acqua, combustibili o solventi, serve a facilitare le fasi successive dello stesso trattamento. L’olio esausto, in un secondo momento, viene sottoposto ad un processo di filtrazione, allo scopo di rimuoverne le particelle solide e i residui presenti.
Spesso, il trattamento dell’olio richiede anche la decantazione dell’olio, per la separazione dagli altri liquidi come l’acqua. La differenza di densità tra i componenti consente la separazione per gravità, in modo tale che l’olio si accumuli in alto e che i contaminanti – più pesanti – si depositino sul fondo.
L’olio esausto viene, poi, trattato chimicamente, per mezzo di solventi, disperdenti e altre sostanze. Infine, si avvia il processo di rigenerazione, più avanzato e complesso, in cui gli oli esausti vengono separati in diversi componenti per sfruttarli in modo specifico, allo scopo di ottenere combustibili o lubrificanti.
Perché si esegue il trattamento dell’olio esausto? Tutto ciò che c’è da sapere
Non si tratta solo di una questione ambientale, né tantomeno delle prescrizioni relative alle normative vigenti in materia di trattamento dell’olio esausto. Svolgere questa pratica, infatti, permette di riciclare l’olio, trattandolo allo scopo di ridurre la dipendenza da risorse naturali, favorendo l’economia circolare e potendo utilizzare in diversi settori il nuovo lubrificante.
L’olio esausto viene trattato per poter essere utilizzato come lubrificante per motori, combustibile o materia prima, impiegabile per la produzione di altri prodotti di vario genere. In questo modo, inoltre, le aziende evitano conseguenze legali e reputazionali.