tavolo da cucina

Da sempre elemento centrale e indispensabile di ogni casa, il tavolo si è via via trasformato un oggetto con la stessa funzionalità ma con caratteristiche di Design sempre più spiccate. La praticità dei vecchi tavoli delle case delle nostre nonne, o più facilmente bisnonne, ha lasciato il passo all’estetica.

I vecchi tavoli

Chi, almeno una volta, da bambino, non ha giocato a nascondersi sotto al tavolo, quello vecchio, in legno massiccio, coperto da una ampia tovaglia che nascondeva alla vista chi vi si riparava a di sotto?

Il tavolo diventava, nella fantasia dei bambini, un castello, una tenda degli indiani, una grotta, ciò che la fantasia del momento e e circostanze de gioco imponevano. Non era solo il tavolo a trasformarsi in un nascondiglio, un armadio, un mobile magari con un’anta vuota.

I mobili di casa diventavano, così, la scena del gioco e il bambino che si nascondeva sotto al tavolo restava anche ad osservare la parte inferiore dello stesso: le guide di scorrimento dei cassetti, quelle delle prolunghe che servivano quando la cucina si trasformava in un luogo conviviale, riunendo tutta la famiglia.

I tavoli di una volta erano dotati di cassetti dove trovavano posto le posate, i mestoli, gli attrezzi da cucina, aiutando ad avere sempre tutto sotto mano e risparmiando spazi in altri mobili.

Le cucine “slegate”

Le cucine delle bisnonne erano composte da diversi mobili come dire, slegati tra loro, ossia ogni mobile e se stante, anche se nel medesimo stile: la credenza, una piattiera, i mobiletti pensili, il tavolo e le sedie.

A questi si affiancavano una cucina a gas e un frigorifero, anch’essi come pezzi separati, almeno dopo l’avvento commerciale su larga scala dei frigoriferi. Come si faceva tanti anni fa senza un frigorifero in casa? Oggi questo è semplicemente inconcepibile ma all’epoca era una condizione, non una scelta.

Le cucine a gas erano a loro volta una modernità che ha soppiantato le vecchie cucine a legna con le quali si cucinava ma anche ci si riscaldava. Oggi quelle cucine si ritrovano raramente solo in alcune case di campagna e sono considerate sì elementi funzionali ma anche estetici, di tendenza per riportare la mente a tempi passati.

Le cucine moderne

Quelle vecchie cucine delle bisnonne sono diventate cucine sempre più integrate e spesso tecnologiche; i vari mobili sono oggi parte integrante di una composizione lineare ed armonica in cui anche gli elettrodomestici sono mascherati.

Tra la cucina si trova anche la lavastoviglie, anch’essa dissimulata, e il frigorifero, da incasso, coperto da un’anta nello stesso colore e stile di tutto il resto.

La vecchia cappa costituita da un’intelaiatura in ferro a costituire l’armatura portante di vetri che convogliavano i fumi verso la canna fumaria, oggi è sostituita da soluzioni funzionali e di design a lato del piano cottura o anche integrata in esso.

Il piano cucina è anche, a sua volta, più tecnologico: raramente si vedono ancora ripiani in marmo, sempre più sovente si tratta di materiali ad alta tecnologia, in pietra sinterizzata o in acrilico, praticamente indistruttibili, resistenti agli acidi, ai detersivi, al calore ma anche assolutamente inattaccabili dai batteri e che si puliscono in un attimo, solo con acqua calda e un panno.

Il tavolo moderno

Oggi i tavoli da cucina sono costituiti perlopiù da un piano in vari materiali, sempre più spesso di origine artificiale e soprattutto con gambe in metallo, robuste e dalla vita praticamente eterna.

Che fine hanno fatto i cassetti? Oggi sono ritenuti assolutamente incompatibili con il moderno concetto di estetica es eleganza, quindi sono assolutamente banditi dai tavoli intesi come tavolo da pranzo mentre continuano ad essere in auge nei tavoli da cucina, a sottolinearne il carattere di elemento da lavoro.

Già, questo è perché nei tempi passati in una casa si trovava un solo tavolo, elemento centrale del lavoro in cucina e oggetto di convivialità nei pranzi in famiglia; Difficilmente i bambini giocheranno ancora a nascondersi sotto al tavolo, essendo venuta meno anche l’usanza di lasciarlo coperto da un’ampia tovaglia come un tempo.